Congiunzione della Grotta Sant'Angelo di Ostuni

Della congiunzione delle cavità di grotta Sant’Angelo (PU-42) e grotta della cava di Sant’Angelo (PU_374) si era a conoscenza già dagli anni 90, quando un gruppo di speleologi del gruppo di Grottaglie, ne aveva individuato l’esistenza. 

Tuttavia nelle mappe dei rilievi effettuate, non era ben chiaro il vero punto di incontro tra le due cavità. Il GEOS allo scopo di individuare tale congiunzione ha effettuato una serie di richieste ai vari gruppi speleologici del territorio (compreso quello di Grottaglie) che avrebbero potuto conoscere tale come arrivare a tale punto di incontro tra le due cavità. Nessuno è riucsito a darci una risposta se pur approssimativa.

Armati di tanta curiosità, nel 2018 ci siamo messi alla ricerca, a settembre ci siamo recati nelle  cavità con radio trasmettitori e suddividendoci in due gruppi. Dopo diverse ricerche condotte nei cunicoli ultimi della Sant’Angelo e nella saletta bianca della Sant’Angelo Inferiore. 

Ma le ricerche sono risultate vane.

 

 Successivamente abbiamo meglio studiato i rilievi ed abbiamo dedotto che ma congiunzione non poteva essere nei rami ultimi ma probabilmente nella stanza denominata G.S.O. 1950.

In data 16.12.2028, insieme al gruppo di Tricase ci siamo ancora una volta suddivisi in due squadre (una nella Sant’Angelo inferiore PU 374 e una nella sant’Angelo Superiore PU_42) decidendo che la ricerca della congiunzione doveva essere effettuata con richiami vocali ponendo una squadra nella saletta Bianca e l’altra nella stanza G.S.O. 1950.

Effettivamente all’ora convenuta dalla sala del G.S.O. 1950 abbiamo percepito la Voce dei compagni che si erano portati nella Sant’Angelo Inferiore che proveniva da una saletta attigua a quella G.S.O. 1950 (in direzione  alla quale si accede da una strettoia molto selettiva.

Da qui si apre un piccolissimo canale di pochi centimetri e lungo circa 1 metro che permette di comunicare tra le due cavità.

Dalla sant’Angelo Inferiore invece bisogna procedere dalla saletta Bianca e immettersi in uno stretto cunicolo dal quale è possibile arrivare al canale di comunicazione. 

 

Con grande entusiasmo si era ritrovata la congiunzione dispersa. Essa è tuttavia molto stretta tale da non permettere alcun tipo di passaggio umano, è al limite possibile vedere (come in foto) solo la mano del nostro compagno che si trova dall’altra parte. Inoltre si nota che dalla cavità denominata inveriore c’è un dislivello positivo di circa 80 cm rispetto alla cavità che ha accesso superiore.

I successivi rilievi effettuati nelle due cavità ci hanno permesso di rielaborare le piante planimetriche delle complesso delle grotte di Sant’Angelo riportando con migliore evidenza la congiunzione e quotando i vari ambienti con le altimetrie che ci permettono di interpretare meglio queste cavità.

Un passaggio stretto della Cavità
Fasi di rilievo della Cavità
Stanza del G.S.O. 1950
Congiunzione mani Sant'Angelo
Il canale di congiunzione: La mano del GEOS la mano del GST
Complesso delle Grotte di Sant'Angelo - OSTUNI (BR)