Le Lame di Ostuni

Corsi d’acqua episodici

Le lame sono dei solchi vallivi carsici che si sviluppano nel territorio della Murgia meridionale Adriatica e ionica. Essi si caratterizzano per la loro forma allungata e stretta, con pareti ripide o dolci a seconda della conformazione del territorio che attraversano, i fianchi sono spesso ricoperti da folta vegetazione mediterranea.

Le lame ricoprono un importante valore naturalistico e paesaggistico del territorio. Esse sono habitat di numerose specie di flora e fauna, tra cui alcune rare ed endemiche. Inoltre, rappresentano un elemento importante del paesaggio agrario pugliese, essendo state utilizzate in passato per l’agricoltura e l’allevamento.

Questi fenomeni carsici rappresentano dei geositi di indubbio interesse scientifico e naturalistico e costituiscono un sistema carsico complesso, caratterizzato da altri fenomeni erosivi plurisecolari che hanno modellato il paesaggio, dando origine a suggestive morfologie come doline, grotte e polje.

L’origine delle lame è da ricondursi all’azione erosiva svolta dalle acque meteoriche nel corso di millenni, che hanno gradualmente inciso il piano calcareo e calcarenitico di queste zone dando vita a veri e propri canyon. La loro profondità può raggiungere anche i 40/50 metri, mentre la larghezza varia da poche decine a centinaia di metri.
Tutt’oggi le lame svolgono l’importantissima funzione di corsi d’acqua occasionali, drenando le acque alluvionali che il territorio carsico non riesce ad assorbire durante le piogge intense, impedendo quindi l’allagamento dei terreni agricoli antropizzati.

Dal punto di vista geologico, le lame di Ostuni si distinguono in

lame di versante, che corrono parallelamente alla scarpata murgiana in direzione prevalente Nord-Ovest Sud-Est e

lame trasversali, che partendo dalla scarpata murgiana e, con direzione trasversale

alla linea di costa, arrivano al mare Adriatico avendo direzione prevalente Sud-Ovest Nord-Est.

Tra le più importanti lame di versante del territorio di Ostuni abbiamo:

  • Lama di Traetta

  • Lamardilla

  • Lama Chianchizzo

  • Lamatroccola

  • Lama Gentile

  • Lama carestia

  • Lamacoppa

da N-O > S-E Denominazione Lame Trasversali – OSTUNI Estensione Km.
1 Difesa di malta 13,8
2 Fiume Morelli 2,63
3 Torre bianca 10,3
4 Pezza Caldara 1,35
5 Pezza Caldara 2 1,02
6 Gravinella 1,33
7 Cornola 19,8
8 Pilone Cariddo 3,47
10 Caldararo 1,96
9 Rosa marina 22,8
11 Palombara 7,35
12 Diana Marina 0,806
13 Libertini 6,65
14 Mangiamuso 3,81
15 D’Antelmi 17,8
16 Mogale 1,55
17 Gorgognolo 9,52
18 Puntore 1,29
19 Santa 9,66
20 Santa Lucia 7,67
21 Montanaro 11,4
22 Torre pozzelle 8,91
23 Forca 7,49
Inferiori a  2 km 7
da 2  a  7 km 4
da 7 a  10 km 6
Superiori a 10 km 6

L’aspetto paesaggistico delle lame è quanto mai suggestivo: la macchia mediterranea, con il suo ricco patrimonio floristico e faunistico, si intreccia armoniosamente con le rocce calcaree, creando un ambiente incontaminato di grande fascino. Non è raro imbattersi in grotte carsiche, alcune delle quali conservano interessanti testimonianze storiche, come insediamenti rupestri e fortificazioni medievali.

Negli ultimi anni, le lame di Ostuni sono state oggetto di un’attenta valorizzazione turistica e ambientale. Sono stati realizzati sentieri escursionistici, aree attrezzate e percorsi guidati, che consentono di fruire di questo patrimonio paesaggistico in modo sostenibile. Nel 2018 in Lama Cornola è stato creato dal CAI in collaborazione con il Gruppo Escursionistico Speleologico Ostunese un percorso di circa 3 km che consente di percorrere la parte più suggestiva della lama.

 

Un paradiso per gli amanti della natura:

Con la loro conformazione allungata e stretta, le lame offrono agli amanti del trekking e della mountain bike sentieri suggestivi che si addentrano nella vegetazione mediterranea, tra macchia mediterranea, roveri, querce e lentischi. Non mancano inoltre grotte e doline carsiche, creando un ambiente ricco di biodiversità, dove flora e fauna trovano il loro habitat ideale. Tra le specie più interessanti troviamo il falco pellegrino, la ghiandaia marina, la volpe e il cinghiale, mentre la flora annovera orchidee spontanee, erbe aromatiche e diverse specie di funghi.

Un tuffo nella storia:

Le lame di Ostuni sono state teatro di vicende storiche che hanno segnato il territorio. Fin dall’epoca preistorica, questi solchi vallivi hanno offerto riparo e rifugio alle popolazioni che qui si insediavano, come testimoniano i numerosi insediamenti rupestri e i resti di fortificazioni medievali. Le lame hanno inoltre svolto un ruolo fondamentale nell’economia locale, fungendo da vie di comunicazione, trasporto e commercio. Ancora oggi, è possibile scorgere tracce di antichi mulini ad acqua e frantoi rupestri, relitti di un passato legato all’agricoltura e alle attività artigianali.

Un patrimonio culturale da valorizzare:

Le lame di Ostuni sono un tesoro inestimabile da custodire e valorizzare. Negli ultimi anni, grazie all’impegno di enti locali e associazioni, si è sviluppata una crescente attenzione verso questo patrimonio naturalistico e storico. Diversi progetti puntano alla promozione del turismo ecosostenibile, incentivando attività come il trekking, la mountain bike, l’ birdwatching e l’esplorazione speleologica.

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Link utili

Gruppo Escursionistico Speleologico Ostunese – Geos OdV – Via Luigi Tamborrino, 12 – 72017 Ostuni (BR) – cod. fisc. e P. IVA:90049120745

IBAN.:IT 75 N 03268 79230 052849494810